Cari Limonesi,
è passato molto tempo dall’ultimo articolo che ho pubblicato. Nel frattempo qualche cambiamento c’è stato, credo un pò per tutti. Una serie di tragedie hanno colpito il mondo intero ed in particolare la nostra piccola Comunità. Nelle prossime righe non racconterò i fatti di quella maledetta notte fra il 2 e 3 Ottobre. In modi diversi, l’alluvione ci ha colpiti tutti, lo abbiamo dovuto accettare. Ebbene, è stata una tragedia ma anche nei momenti peggiori bisogna trovare il lato positivo. Il rovescio della medaglia è stata l’unione.
Ricorderò sempre una predica di Don Romano…ero piccolina e forse non coglievo appieno il significato delle sue parole (dopo due giorni in Comune tutto mi sarebbe stato più chiaro, eh eh). Era una Domenica di festa ed egli spiegò il motivo per cui non facesse mai scambiare il segno della pace ai Limonesi. Perchè dopo essersi stretti la mano sarebbero usciti e avrebbero ripreso discussioni e litigi, dimenticandosi presto il gesto scambiato…come conosce bene i Limonesi il nostro Don! Siamo una razza un pò particolare, testoni come pochi. Tuttavia, dal 4 Ottobre il mio pensiero sui Limonesi è cambiato. Mi avete apetro gli occhi e il cuore. Il fango ha sepolto tante cose: oggetti, macchine, cantine, garage. Ma ha anche sepolto dissapori e inimicizie. Tutti sono andati ad aiutare il vicino a liberare chi il negozio, chi la cantina o chi il garage dal fango. Anche se fino al giorno prima bisticciavano e non si salutavano. Il senso di comunità si è rafforrzato e personalmente, è ciò che mi ha fatto andare avanti. Senza la carica che mi trasmettavate non so se sarei riuscita ad affrontare gli estenuanti sopralluoghi con la Protezione Civile e la visione ogni giorno di cotanta distruzione. Ci tengo a sottolineare che non ho fatto nulla che non avrebbe fatto un qualsiasi altro Limonese che ama Limone. Proprio voi in quei giorni durissimi incrociandomi per il Paese mi dicevate “Forza! Avanti così!”. Ci siamo impegnati tutti e questo ci ha permesso di superare quei giorni di crisi. E quindi grazie, non smetterò mai di ringraziarvi.
Ora, questo articolo, questa lettera, è il mio personale modo di farvi gli auguri. Non vi dirò “andrà tutto bene”, non vi rassicurerò che il 2021 andrà meglio (anche se, obbiettivamente, peggio di così…) Ma una cosa ve la voglio dire. Abbiamo lavorato duro per poter accogliere nuovamente i turisti in queste vacanze. Eravamo praticamente pronti ma come ben sapete non potremo rimboccarci le maniche. Dobbiamo accettare anche questo, ma vi chiedo questo: fermiamoci. Assaporiamo il Natale in tranquiliità, senza il lavoro e l’affanno. Godiamoci la famiglia. Ammiriamo il nostro bellissimo Paese addobbato ed innevato. L’instacabile gruppo di volontarie le Befane, che ringrazio, si sono messe all’opera per regalarci come sempre un Paese decorato. Sulle finestre del Comune invece troverete l’agrifoglio, che ho richiesto a Cristina Fiori per regalarci un pò di fortuna nell’anno venturo.
Non so voi, ma a me Limone piace anche quando le strade sono vuote. Sembra che siano solo per te. Bè, incrociando le dita non ci ricapiterà mai più di vederlo così nelle vacanze di Natale.
Un grandissimo abbraccio virtuale a tutti voi e augurissimi,
Una Limonese
Rebecca Viale.
Ph. Credit: Sergio D’Angelo
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